martedì 24 maggio 2016

Vendere la storia


Ho tre scatole. TRE. SCATOLE
Anzi no, TRE SCATOLONI.
Dentro a quelle scatole ci sono un centinaio di euro spesi un po' alla cazzo di cane ( non me ne vogliano i cani ). Sto parlando di fumetti. 
Anzi no, di fumetti giapponesi.
Anzi no, di manga.
Le ore perse in fumetteria non me le restituirà nessuno. Ma forse è anche un bene. Una mania che mi ha accompagnato fino a qualche tempo fa che mi ha condizionato nelle mie scelte sbagliate e che adesso a pensarci mi fa un po' ridere e un po' piangere. 
Non che abbia smesso del tutto di leggere manga.
O di guardare anime.
E' solo che mi sono disintossicata.
Vendere i manga mi genera sospetto. Quello che sotto sotto, forse -credo- stia crescendo persino io. Ma poi penso che a 24 anni ho ancora voglia di vedere i film della Disney e di visitare Disneyland. E allora penso che forse è solo autolesionismo, O forse ho solo voglia di spendere i miei soldi diversamente. Non lo so. 
So solo che sto vendendo la storia e la sto svendendo anche tanto.
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domenica 22 maggio 2016

Un paio di ossessioni.

1. La roba da cagnare.
Recentemente quella ingrata della mia cagna (amore, ti amo) mi ha tirato il collare così tanto da romperlo. Manco a dirlo mi ha perso la targhetta. Così mi sono messa a cercare qualcosa di meraviglioso per la mia principessa sono arrivata a queste piccole meraviglie. Adoro la loro semplicità e l'ultima mi fa sorridere.


2. I cristalli.
Bimbi. I cristalli. Un ritorno di fiamma inaspettato che mi sta  logorando. Ne voglio di ogni forma e colore, d'arredo o gioielli, da collezione e non. Non vedo l'ora ci sia la manifestazione minerale a Scandicci per potermene portare a casa qualcuno. Intanto non mi resta che sbavare dietro a delle immagini. 1  2  e 3. Comunque se conoscete fiere sull'argomento lasciatemi un commento per favore!



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martedì 10 maggio 2016

Pienza mon amour.


Piegata in due dai dolori mestruali sto qui a scrivere due righe su questo spazio un po' per senso di colpa e un po' per voglia di ricordare l'ennesima, bellissima, giornata in giro con lui.
Sette anni in giro per paesi sperduti d'Italia e non ho ancora trovato un posto che mi piaccia più di Pienza. La Val d'Orcia poi, che ho sempre irrispettosamente denigrato, più per principio che per reale odio, questo sabato era di uno splendore inimmaginabile e mi sbatteva in faccia gli anni in cui l'ho snobbata. E allora via, zaino in spalla e tante salite fra nomi irricordabili, posti sconosciuti e sudore con solo un panino a sostenere le nostre fatiche, quello che lui mi generosamente mi ha fatto fare a posta perché la me di oggi ha deciso di fare la salutista quella del domani chissà.
Due regali della natura da regalare alle mamme, fiori e bonsai da portare a casa con gioia e orgoglio e delizioso pecorino come solo Pienza sa fare.
E mentre io sto qui a scrivere queste due righe c'è già chi pensa al prossimo viaggio con l'amaro in bocca per un prossimo fine settimana annebbiato da nuvole cariche d'acqua.


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